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I 100 Sintomi della Fibro, che non sono della Fibro!

Questo post era in ballo da un bel po'.

Mi stava aiutando anche Davide ...e purtroppo sappiamo che ci ha lasciati all'improvviso.

Di seguito ci sono i famosi "100 sintomi della fibromialgia" (tratti dal libro “Prigionieri della fibromialgia, La speranza ritrovata” del Dr.André Mergui).

Vorrei che vi vermaste a leggerli e a riflettere.

Vi sembra una lista seria?

Migliaia di patologie e condizioni al mondo possono dare questo tipo di sintomi, ma guardacaso, la maggioranza dei sintomi descritti sono tipici di NPF ed Ehlers-Danlos.

Analizzandoli e raggruppandoli ho subito notato che sono un'accozzaglia di manifestazioni ripetute più volte, con sinonimi o spiegazioni leggermente diverse, per farli sembrare più numerosi (mi chiedo a che scopo).

Il risultato è una lista che definire ridicola è un eufemismo.

Qualsiasi persona con un minimo di cultura medica se ne accorgerebbe.

Grazie a questo elenco però, negli anni si sono fatte strada informazioni del tutto false, a discapito dei pazienti che hanno dovuto subire una diagnosi non veritiera, con tutte le conseguenze intuibili.

Ricordo che io sono una di quelle pazienti, danneggiata per quasi 20 anni da una non-diagnosi,mentre le mie reali patologie progredivano indisturbate....e come me migliaia di altre persone..

Non si tratta di casi isolati, di eccezioni, ma della norma, proprio a causa del voler imputare alla fibromialgia sintomi che in realtà non sono i suoi.

La NPF in questi anni non è mai uscita allo scoperto proprio per questo motivo.

Se ci ritroviamo a dover lottare per la nostra visibilità ed i nostri diritti, se dobbiamo spiegare l'ovvio, è anche colpa di questo lavoro di disinformazione che è stato fatto.

Vediamo questi famosi 100 sintomi (raggruppati da me per categoria).

Ho lasciato le scritte di Davide in Blu,in modo da poterle distinguere:


ORECCHIE

• Acufeni: fischi o vibrazioni nelle orecchie. Sono dei rumori ininterrotti che risuonano nella testa.Provengono dagli spasmi dei muscoli tensivi del timpano e corrispondono ai seguenti criteri definiti dal Dr. Vernon di Portlanad. Sensazione di orecchio tappato, presenza di uno o più suoni, modifica del ronzio durante la masticazione. L’acufene è molto invalidante perché questo rumore continuo e ossessionante, che risuona nella testa, finisce col dare la sensazione di «impazzire». I pazienti descrivono anche delle sensazioni di tintinnio, talvolta di prurito e di diminuzione dell’acuità uditiva.
• Condotto uditivo: impressione d’averlo tappato, prude e produce eccessivo cerume.Fare riferimento ad: acufeni.
• Ronzii: fare riferimento ad acufeni
• Udito: perdita delle basse frequenze o diminuzione dell’acuità uditiva.

Gli acufeni e i ronzii sono tipici delle connettivopatie ereditarie, problematiche temporo-mandibolari e mille altre condizioni mediche. Sono problematiche molto frequenti ,anche nella popolazione sana.

Problemi dell'udito sono caratteristica delle connettivopatie, come la Ehlers-Danlos.


• Ipersensibilità: agli odori, alla luce, al rumore, a qualsiasi ambiente sonoro, al caldo, al freddo, alle sigarette. Ipersensibilità a tutti gli allergeni, medicamenti , alimenti o additivi alimentari, inquinamento.

La Sensibilità chimica multipla è una patologia a sé (oltretutto da un recente studio tutti i pazienti con sensibilità chimica avevano la biopsia positiva per NPF).

Sensibilità alla luce (fotofobia) e a freddo/caldo sono tipici della NPF.


DISTURBI COGNITIVI

• Amnesia: fa dimenticare al fibromialgico dove ha parcheggiato la propria auto.
• Concentrazione: fortemente perturbata. Rende difficile seguire una conversazione o un esposto.
• Difficoltà ad esprimersi e comunicare.
• Stato confusionale: non riuscire a trovare le parole giuste, nel corso di una conversazione.
• Nebbia: è così che i pazienti descrivono quanto avvertono nell’ambiente che li circonda, l’impressione di vivere nella bambagia che gli americani indicano con la parola «fibrofog».
• Memoria: a corto termine, perturbata, viene a mancare senza ragione rendendo difficile anche il riconoscimento di luoghi familiari.

Si tratta di disturbi cognitivi tipici delle forme di disautonomia neurovegetativa, spessissimo presenti nella NPF, ma frequenti in tantissime patologie, che possono essere causati anche da depressione e stati ansiosi.




ANSIA E DEPRESSIONE

• Ansietà: fare riferimento a: depressione.
• Depressione: associata ad uno stato ansioso permanente, a volte alla perdita dell’appetito, a crisi di panico o di pianto.
• Disturbi dell’umore: il dolore per il corpo non più in asse, esaurisce i fibromialgici rendendoli fragili,con «i nervi a fior di pelle». Consuma la loro vitalità, li esaurisce a poco a poco e finisce per consumare la loro forza e la loro volontà. Hanno talvolta difficoltà a mantenere il controllo delle loro azioni e sono poi dispiaciuti per la mancanza di serenità durante le stesse. Per un nonnulla lo sbalzo d’umore è frequente.
• Idea suicida: frequente, ma per fortuna raro il passaggio all’atto stesso.
• Irritabilità: sbalzi d’umore frequenti per un nonnulla.
• Umore altalenante: dipende dal tasso di endorfine circolante. Queste variazioni timiche non permettono al fibromialgico d’essere preso sul serio o considerato un vero malato.

Sfidiamo chiunque a non essere triste e ansioso, stando male per anni, senza nemmeno sapere il motivo.

Eventuale despressione causata dalla malattia cronica (qualunque sia), è purtroppo frequente.




ARTICOLAZIONE TEMPOROMANDIBOLARE

• Articolazione temporo-mandibolare: silenziosa e indolore o a volte, al contrario, rumorosa e dolente, che rende difficile l’apertura e la chiusura della bocca,provocando uno schiocco o un salto.Dando a volte anche l’impressione di uno slogamento. Può crepitare, sub-lussarsi.
• Masticazione difficile: difficoltà a mordere una mela, impressione di mascella «impazzita» che non sa come chiudersi. Sensazione di spostamento della mandibola che rende penosa la masticazione.
• Deviazione della mascella: all’apertura o alla chiusura e conseguente
• Bruxismo: denti che digrignano di giorno come di notte, le mascelle sono sempre strette senza avere il minimo riposo, sono in uno stato spasmodico.
• Difficoltà allo stesso movimento. Fare riferimento ad: articolazione temporo-mandibolare.
•Dolore alla pressione dell’articolazione temporo-mandibolare: solamente unilaterale.
• Dolore alla masticazione.
• Occlusione dentale: il 95% dei pazienti si lamenta di non poter chiudere correttamente la bocca,come se un ostacolo interferisse fra i denti, impedendone un perfetto ingranamento.

Tutte le problematiche della mascella sono tipiche di Ehlers-Danlos e connettivopatie ereditarie.

Sono ormai giunta alla conclusione che tutti gli Ehlers Danlos finiti erroneamente nel calderone della fibro , siano stati così tanti ( e lo siano tutt'ora) che i sintomi tipici hanno fatto statistica.



FATICA CRONICA

• Astenia e fatica cronica.
• Fatica: esaurisce e mette l’individuo nell’incapacità di svolgere le attività abituali e con tendenza a mettersi a letto.
• Inadattabilità allo sforzo.
• Difficoltà a salire o scendere le scale.
• Difficoltà ad alzare o abbassare le braccia.
• Forza: perdita a livello delle mani con predominanza unilaterale sul 4° e 5° dito.
• Ideazione: i pazienti descrivono quali disturbi, l’impressione di essere altrove, di “camminare accanto a se stessi” e di avere sempre più difficoltà a svolgere il proprio lavoro.
• Diminuzione delle performances fisiche: impressione di essere invecchiato, impossibilità di svolgere tutto il lavoro che si faceva prima, sensazione di sovraffaticamento, di esser al massimo delle proprie possibilità.
• Diminuzione delle performances intellettuali: impressione di aver perso la propria vivacità di mente.
• Diminuzione delle performances sessuali: soprattutto diminuzione della libido.

Sintomi di affaticamento muscolare , astenia, stanchezza neurologica ,debolezza, tipici di disautonomia e npf.

La POTS ad esempio ha come caratteristica proprio l'affaticabilità e l'intolleranza allo sforzo.

Ricordiamo inoltre che la sindrome da stanchezza cronica è stata ormai catalogata come forma di Disautonomia.


BOCCA / OCCHI

• Bocca: è spesso secca, come nella sindrome di Gougerot Sjögren. Difficoltà a spalancarla mantenendola in asse. La deviazione all’apertura o alla chiusura della bocca, è frequente.
• Mucose: secchezza della bocca e degli occhi simile alla sindrome di Sjögren.
• Occhi: sono spesso secchi, bruciano e prudono come in presenza di un granello di sabbia. La vista a volte può essere annebbiata, i globi oculari possono arrossare dopo un periodo di lettura. Una delle palpebre può battere sotto l’influenza di spasmi incontrollabili. Altre volte diventa penoso sopportare la luce.
• Fotofobia: impossibilità di sopportare la forte luce del giorno o lo scintillio della luce artificiale.
• Allergie: Ipersensibilità ai vari allergeni (medicamenti, alimenti, inquinamento). Il fibromialgico è irritato da tutto. Questo fatto può congestionare il suo naso, provocare prurito e bruciore agli occhi che lacrimano sovente. Fare riferimento a: distorsione delle sensazioni.
• Vista: doppia o dolorosa unilateralmente nel quadrante superiore (alle 11 o alle 13). I pazienti descrivono delle «mosche volanti» o delle false immagini che si spostano davanti ai loro occhi. Secondo la loro frequenza queste impressioni possono considerevolmente disturbare la guida dell’auto.
• Gola: raschia, dando l’impressione d’avere in permanenza del muco.”

Sintomi tipici di NPF autonomica, Sjogren e Ehlers Danlos.


• Tonsillite e laringite: sono frequenti visto che la perdita dell’asse diminuisce la buona ventilazione di questa zona e ne favorisce l’infiammazione.”

Sono semplicemente indice di un sistema immunitario inefficiente.


GOFFAGGINE

• Camminare: si ha la sensazione di essere attirati da un lato, come se volessimo spingere la persona che sta accanto a noi.
• Goffaggine: sovente, involontariamente, al fibromialgico sfuggono gli oggetti dalle mani. Allo stesso modo urta, picchia, si inciampa oppure si ferisce senza ragione apparente.
• Imprecisione: ad esempio nel colpire una palla, con una netta differenza nel tocco tra i due piedi.

La propriocezione alterata è tipica della Ehlers-Danlos, così come di disturbi cerebellari e centrali.

• Cervicale: forte difficoltà ad allungare la testa ( per esempio sulla poltrona del dentista), che può complicarsi provocando nausea, poiché l’intersezione faringea non è più nel suo asse. Pertanto per il fibromialgico può diventare indispensabile portarsi il proprio cuscino ad ogni spostamento, che gli consenta di mettersi a letto conservando la postura curvata che impone la spirale del proprio corpo.

Tipico di Ehler Danlos, ma problema comune a chiunque abbia ernie, protrusioni o problematiche cervicali.



CIRCOLAZIONE

• Circolazione sanguigna: sembra essere perturbata e si possono osservare dei disturbi della colorazione cutanea sui lobi delle orecchie, sulle mani o sulle caviglie. I pazienti descrivono una sensibilità esagerata al freddo.
• Estremità: le dita non possono sopportare il freddo e le mani appaiono bianche non vascolarizzate e fredde in inverno come nella malattia di Raynaud.
• Dita: rosse o bianche e gelate. Fare riferimento a estremità.
• Gonfiore: unilaterale delle estremità, delle dita o dal piede sino al ginocchio, l’anello non può più essere tolto dal dito o una gamba diventa improvvisamente più grossa dell’altra. Questo gonfiore non concerne le articolazioni, ciò permette di differenziarlo dalle affezioni infiammatorie articolari.

Tipici sintomi di NPF/ POTS , con acrocianosi, raynaud ed edemi, causati spesso da malattie autoimmuni sottostanti.

Ricordiamo che la NPF altera il microcircolo e ne conosciamo i meccanismi.



DENTI

• Colletti dentari: molti pazienti soffrono di sensibilità ai colletti, zona che unisce il dente alla gengiva.

L’ipersensibilità è causata dalle fibre nervose.

• Denti: quando un dente è sofferente per disfunzione, resta asintomatico e si esprime soltanto a distanza, dove non ci si aspetta che agisca. Se un dente si trova mal posizionato con il suo antagonista,manifesta tutta la sua sofferenza nel resto del corpo, ma raramente sul mascellare.

??? No comment.




GASTROINTESTINALI

• Colon irritabile: coliti e alternanza di diarrea a stitichezza, il fibromialgico si lamenta di avere l’intestino fragile, di tollerare sempre meno gli alimenti con impossibilità di digerire, «tutto rimane sullo stomaco».

E lecito affermare che le disfunzioni a carico dell’apparato digerente possano avere varie cause, che non è certo possibile imputare a una sindrome, sia essa L’IBS o la Fibromialgia.

Oggi sappiamo che la NPF di tipo autonomico lieve colpisce un gran numero di pazienti e che, persino coloro che alla biopsia risultano negativi per il coinvolgimento autonomico, possono sviluppare sintomi a livello gastrointestinale.

Alcuni pazienti sperimentano rallentato svuotamento gastrico (che può essere sintomo, neurologico, disbiotico ecc), altri sviluppano periodiche e gravi colpiti accompagnate da periodi, anche prolungati, di stipsi severa o, al contrario, di diarrea, o alternanza.

Oggi sappiamo che anche una lieve alterazione della motilità, magari impercettibile persino al paziente, può causare alterazioni microbiologiche e addirittura strutturali nellapparato digerente del paziente, cosa che, già da sola, può giustificare i sintomi che di norma vengono giustificati con la parola Fibromialgia, con cui nulla hanno a che vedere tali problematiche, che tal volta possono evolvere.

Non è quindi un caso, per logica, che chi ha npf spesso soffra di problematiche come l’ernia iatale e la beanza cardiale, che sostanzialmente sono alterazioni della struttura morfologica di determinati organi.

Stessa cosa possiamo dire della disbiosi che, ovviamente, sviluppandosi spesso in presenza di alterazioni della motilità, finisce per affliggere la maggioranza di chi ha NPF causando i sintomi a cui questo punto fa riferimento.

• Disfagia: difficoltà ad inghiottire, più riprese per far passare l’alimento nell’esofago. False strade possono esserci nel quadro di un fibromialgico.

Quadri di questo tipo possono essere imputabili a patologie di vario tipo, e non per forza alla Fibromialgia, anzi, se vogliamo dirla tutta, sintomi così non lo sono mai e hanno sempre una causa scatenante.

Il punto in questione può essere riferibile a diverse patologie comuni, quali un grave reflusso gastroesofageo di tipo non acido, e quindi non percepito in modo chiaro dal paziente, come anche un ernia iatale, una beanza cardiale, un infezione da helycobacter pilory, disbiosi, disautonomia dell’innervazione gastrica e altre patologie più rare e gravi come la SLA o la Sclerosi Multipla.

• Disturbi digestivi: dolori, gonfiori, a volte bruciori di stomaco, gas, stato di nausea.

Riguardo questo punto, che fatico a leggere causa sanguinamento occhi, beh… non c’è bisogno che vi spieghi come mai lo stomaco può far male, vero?

Non c’è bisogno che io spieghi come mai si può avere la nausea vero?

Imputare sintomi simili a una sindrome e scegliere deliberatamente di lasciarli li, magari senza cura, giustificandosi con frasi tipo “Eh, ma è la fibro” è semplicemente folle!

Le cause possono essere molteplici, dalla più comune e banale cattiva alimentazione, alla più fastidiosa gastrite cronica, sempre più comune nella popolazione occidentale.

Naturalmente anche patologie di tipo infettivo come un infezione da helycobacter pilory o gravi stati disbiotici possono dar luogo ai sintomi sopra elencati che, ovviamente, qualora ci si ritrovi in presenza di una NPF di tipo autonomico, possono esacerbarsi e cronicizzarsi con il tempo.

• Feci: poco consistenti, alternando diarrea a stitichezza. Fare riferimento a colon irritabile.

Ne abbiamo già parlato nel primo punto affrontato e, se non ricordate cosa c’è scritto, tornerei un attimo lì ele rileggere il tutto prima di continuare.

Ad ogni modo, andando avanti, abbiamo già detto che le patologie che un alterata motilità intestinale può far insorgere e, purtroppo, la sintomatologia che alcune di esse, come la comparsa di diverticoli infiammati o una forma di disbiosi o altri stati infettivi, possono tranquillamente giustificare questi sintomi.

Ovviamente ci sono molte altre patologie in grado di farlo e che si possono correlare a conseguenze di patologie a loro volta collegate alla NPF, come l’insufficienza pancreatica esocrina, che si accompagna in moti soggetti affetti da NPF, nonché a molti altri affetti dalle patologie sopra elencate.


• Disfonia: difficoltà a parlare, estinzione della voce o spostamento brutale della voce cantata.

Questo è un punto che ci tenevo a spiegare, anche perché il sintomo in sé immagino sia alquanto vago, e attribuirgli una causa citando solo la NPF e non altre possibili e concomitanti cause mi sembrerebbe riduttivo.

È vero, un alterazione dell’innervazione, per logica, può tranquillamente alterare anche la voce ma, mi preme raccontarvi l’esperienza di un membro della mia famiglia che, verosimilmente affetto da npf principalmente autonomica, presenta un disturbo alle corde vocali che altera in modo significativo il tono della sua voce ma, non a causa della npf in sé, bensì, secondo mia modestissima opinione, a causa di un reflusso gastroesofageo che, in anni di incuria da parte di chi lo ha assistito prima di me, ha irrimediabilmente compromesso la funzione delle corde vocali.

Naturalmente nemmeno un sintomo come questo può essere attribuito a un qualcosa di assai fantasioso come la Fibro…




PARTI INTIME

• Dispareunia: dolori durante i rapporti sessuali, dolori vulvari.
• Vulva: durante le crisi, le donne descrivono dei dolori tipo bruciori o spasmi che possono far pensare ad un herpes.
• Dolori mestruali: amplificazione dei dolori.
• Mestruazioni: dolorose soprattutto durante i periodi di crisi, dando l’impressione di non riuscire ad eliminare quanto deve essere eliminato.
• Endometriosi.
• Libido: perdita del desiderio sessuale.
• Seno: malattie fibrocistiche

Vulvodinia, cistite interstiziale dolori mestruali e perdita libido sono manifestazioni neuropatiche , tipiche di NPF e neuropatia del pudendo, patologie che spesso sono presenti insieme.

L’endometriosi è spesso presente assieme a NPF e Ehlers-Danlos, favorita da malattie del connettivo, ma è una patologia a sè, della quale soffre il 15% delle donne.

Le "Malattie fibrocistiche" cosa c'entrano !? .

Le ragadi anali non le avete inserite !? E' discriminazione!

DOLORI DISESTESIE e CO

• Dolori muscolari unilaterali alla pressione: il Collegio Americano di reumatologia (ACR), ha descritto i nove punti bilaterali dolorosi seguenti nel 1990. Nel caso in cui, 11 su 18 punti sono dolorosi alla pressione il soggetto ha, secondo l’ACR, l’88% di possibilità di essere fibromialgico. - punto sotto-occipitale, all’inserzione del muscolo all’altezza dell’emergenza del nervo di Arnold - punto cervicale all’altezza C5-C7 - punto in mezzo al bordo superiore del trapezio - punto epicondilineo situato a 2 cm. dall’inserzione ossea dell’avambraccio - punto tra la scapola e la colonna vertebrale - punto gran trocantere - punto intercostale anteriore situato a 2 cm. dallo sterno - punto glutei - punto ginocchio interno situato sopra il ginocchio all’altezza del crociato.

Un Ehlers Danlos, se viene toccato, ha dolore anche al cuoio capelluto.

Gli fa male ovunque. Così anche a pazienti con altre patologie,come una NPF diffusa.

Dunque tutti gli Ehlers Danlos e NPF che ignorano di esserlo e a cui viene fatto questo test, finiscono nel calderone della fibro, come è successo a me.

È veramente un test preciso e attendibile, non c'è che dire!


• Distorsione delle sensazioni: tanto che un bacio, o lo sfioramento della cute, possono provocare dolore.
• Mialgie.
• Intorpidimento degli arti: sensazione di formicolio.
• Crampi muscolari: notturni unilaterali, provocati dal caldo o dal semplice sfioramento delle lenzuola.
• Dolori spontanei: diffusi e lancinanti ai muscoli, ai tendini, ai legamenti ed alla pelle. Talvolta si ha la sensazione di bruciore, si hanno crampi, formicolii. Questi cambiano punto, intensità e caratteristiche nel corso del tempo, secondo il grado di umidità, dello stress, dell’attività fisica o dell’aria ambientale.Nessuna parte del corpo ne è risparmiata, dalla mano alla spalla, dal piede all’anca, dal fondo schiena alla sommità del cranio, alla tibia, al tallone.
• Dolore toracico unilaterale: é percettibile tra due costole a 4 cm dal bordo dello sterno, oppure dietro, a 5 cm dall’apofisi spinale. Si riscontra questo dolore sovente a sinistra sulla quinta costola. Esso impedisce di riempire i polmoni d’aria come si vorrebbe. Essendo intercostale, può far pensare ad un dolore precordiale.

Tutti sintomi tipici di una polineuropatia come la NPF. Avere fastidi a contatto con le lenzuola è uno dei sintomi più caratteristici!


• Ginocchia che si piegano.

Se non si piegassero sarebbe un problema!

O forse si intendeva dire lassità legamentosa ? In questo caso è un criterio per la diagnosi di Ehlers -Danlos.




• Dolori alla testa: sottoforma di emicrania, dolore vascolare, tensione unilaterale sul cranio, alla tempia, oppure dietro gli occhi, in fondo all’orbita.
• Mioclonie: durante la notte, spasmi incontrollati, agitano gambe e braccia.
• Spasmi muscolari: concernenti tutti i muscoli rossi.
• Movimenti incontrollati: degli arti durante la notte, sovente unilaterale, sindrome della gamba senza riposo.
• Impazienza: è la sindrome delle gambe senza riposo, un bisogno irrefrenabile di muoverle, sollevarle,che ci si trovi in piedi, seduti o a letto. Questi movimenti quasi involontari possono svegliare la persona o il partner.
• Dolori facciali: questi dolori unilaterali si situano sulla proiezione cutanea del canino superiore o del dente da latte. Si irradiano sovente attorno all’orbita.
• Seno frontale: dolori che possono far pensare a delle sinusiti senza poterne dimostrare la presenza sulle radiografie
• Parestesie: disturbi della sensibilità delle mani con predominanza sul 4° e 5° dito. I pazienti descrivono una sensazione di «formiche che strisciano sulla pelle», bruciori, intorpidimenti o pizzicori che possono irradiarsi sino alla spalla. Il piede è meno sovente interessato da queste parestesie.

Le parestesie sono un sintomo neuropatico. Le mioclonie e gli spasmi possono verificarsi per via dell’ipereccitabilità del sistema nervoso, causato dalla NPF, così come le gambe senza riposo. Il mal di testa è frequente nella NPF e nella popolazione generale.

• Prurito: grattamento incontrollabile della pelle a livello dei polpacci o degli avambracci.
• Pelle: secca, squamata, ruvida nella quale è difficile conficcare un ago. I pazienti sono colti da crisi con irrefrenabile bisogno di grattarsi sino al sanguinamento tanto è forte il prurito che sentono.Possono essere osservati disturbi di colorazione cutanea, dando alla pelle un aspetto marmorizzato.

L’effetto “marmorizzato” si chiama livedo reticularis, ed è una manifestazione frequentissima nella NPF e nelle forme di Disautonomia, così come i cambiamenti di colori della pelle, la secchezza ed il prurito.


• Tunnel carpale: la fibromialgia può provocare dei sintomi simili alla sindrome del tunnel carpale.

Pure!? O forse perchè ,semplicemente, le neuropatie intaccano mani e piedi?



ESAMI SANGUE

• Esami sanguigni particolari: Jon Rassel M.D. dell’Università del Texas A. Health Science Center a San Antonio sostiene che la sostanza P si trova in quantità importante nel cervello dei fibromialgici. Al contrario il tasso di serotonina, sarebbe inferiore al normale. La dopamina, la noradrenalina, l’istamina,la GABA, la calcitonina peptide e tutti i neuromediatori sarebbero perturbati. Tutto l’asse ipotalamoipofiso-surrenalico sarebbe perturbato, come pure il sistema nervoso vegetativo.

Il sistema nervoso vegetativo è perturbato,perchè nella npf autonomica e nella disautonomia ,subisce una disregolazione. Dimostrazione della presenza di NPF nella maggior parte dei pazienti fibro.


• Ferro: nel fibromialgico è stata pure evocata una mancanza di ferro. In presenza di danno nei faneri,si hanno pertanto capelli fragili, unghie striate, mucosa boccale secca e atrofizzata, fessure agli angoli della bocca.

La carenza di ferro è una condizione che si presenta in un terzo della popolazione mondiale, in modo particolare nelle donne in età fertile e in gravidanza e nei bambini di età inferiore ai cinque anni.


• Rigidità: impressione di essere rinchiusi in un corsetto di gesso che impedisce i movimenti, sia quando ci si alza dal letto, sia dopo aver mantenuto a lungo (30 minuti bastano) la stessa posizione, in piedi, seduti o nel letto. Guidare per un’ora fa scattare questa rigidità che ha la particolarità di accentuarsi nei cambiamenti di temperatura o secondo l’umidità ambientale.

Tipico di NPF e in patologie del connettivo.


• Sonno: il soggetto dorme meno in quantità senza trovare «un sonno riparatore». La quarta fase del sonno, chiamata fase delta non svolge più il suo ruolo riparatore, sregolando l’ormone della crescita ed il suo potere di riparazione tissutale e ostacolando la ricarica di tutto il sistema immunitario. In pratica il fibromialgico avrà delle fasi di ipersonnia. Si sveglia sovente durante la notte senza potersi riaddormentare, ed il mattino è così stanco come se non avesse dormito del tutto. Talvolta è svegliato da crisi di terrore con la sensazione di non poter più respirare. Moldofski H. ha potuto dimostrare che i fibromialgici soffrivano di un disturbo del sonno profondo a onde lente.

Quando si soffre di dolore e problemi cronici, l’insonnia è un’ovvia conseguenza, in qualsiasi patologia. Questo quando non è presente una vera e propria patologia neurologica del sonno.


• Tiroide: il più sovente ipotiroidismo instabile, difficile da equilibrare.

L'ipotiroidismo è una malattia a se' stante, non un sintomo della fibromialgia. Anzi: l'ipotiroidismo causa NPF.



Altri sintomi tipici di DISAUTONOMIA neurovegetativa ,che vengono messi nel calderone della fibro:

• Palpitazioni cardiache: malessere
• Panico: crisi notturne con insufficienza respiratoria e impressione di morire. • Sudori abbondanti.
• Brividi.
• Termica: sensazione di avere troppo caldo in estate e troppo freddo in inverno.
• Vampate di calore.
• Vertigini: il soggetto descrive un’impressione di perdita di contatto con il suolo, di non più sentire il suo passo a terra.
• Urine: bisogno assoluto e frequente senza infezione, è la sindrome della vescica irritabile. Delle perdite urinarie al minimo sforzo (camminare, salire le scale, correre) sono frequenti nella donna. Questo si complica spesso in cistiti recidivanti.
• Apnea del sonno.



Nicole Martinelli e Davide Brizzi



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