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Sostanze neurotrofiche: l'Acetil-L-Carnitina

Acetil-L-carnitina (LAC)

La L-acetilcarnitina (gamma-trimetil-beta-acetil-butirro-betaina)

svolge un ruolo indispensabile per il corretto metabolismo energetico cellulare e dei trasmettitori a livello del S.N.C.

E' una piccola molecola strutturalmente simile alla Acetil Colina,ed e'sintetizzata nei mitocondri.

E' una sostanzae endogena: cio significa che è prodotta dal nostro corpo ed presente in molti tessuti,tra cui il cervello.

è il derivato acetilato della l-carnitina, un aminoacido la cui funzione è correlata al metabolismo energetico mitocondriale.

rappresenta una forma di immagazzinamento di gruppi acetilici che possono essere associati con il Coenzima A necessario ad innescare il ciclo di Krebs.


Quando è presente una patologia la L-acetilcarnitina si è dimostrata attiva sia come fattore di neuroprotezione per la cellula e i suoi organelli, soprattutto il mitocondrio, sia come fattore trofico per il ripristino della integrità cellulare.

Questo fattore possiede molteplici funzioni nel sistema immunitario e nel SNC.

E' stato appurato che tramite complicati meccanismi a livello dei gangli dorsali e delle corna posteriori del midollo spinale svolge un’attività analgesica.

Gli studi confermano che su dolore infiammatorio cronico o neuropatico, gli effetti analgesici della LAC compaiono dopo 3 giorni, ma raggiungono il livello massimo dopo 7 giorni; dopo sospensione del trattamento, gli effetti analgesici persistono per più di 30 giorni, molto più a lungo degli effetti analgesici di pregabalin, tramadolo o amitriptilina.

E' consigliata la somministrazione parenterale, “saltando” così il passaggio nel tratto gastrointestinale ,potenziandone l'effetto, per passare poi ad una fase di mantenimento prolungata, assumendola oralmente, prima di sospenderla.

Numerosi studi hanno evidenziato un ruolo della LAC nella neuroprotezione, non solo attraverso un miglioramento della funzione mitocondriale, ma anche attraverso un’aumentata espressione del fattore di crescita nervoso e del suo recettore . Queste ultime proprietà rafforzano l’utilizzo della LAC nel dolore neuropatico, con particolare riferimento alle neuropatie periferiche. In tal senso, numerosi studi clinici hanno evidenziato l’efficacia terapeutica della LAC in tipi diversi di neuropatie periferiche, quali:

_ il tunnel carpale,

_la neuropatia diabetica dolorosa,

_neuropatie dei distretti cervico-brachiale e lombosacrale.


Recentemente è stato dimostrato che la LAC riduce significativamente il dolore in forme diverse di neuropatia periferiche.

La L-acetil-carnitina (LAC) come abbiamo già detto, agisce su due livelli :


• a livello dei gangli dorsali e nelle corna posteriori del midollo spinale svolgendo un’attività analgesica;


• a livello della fibra nervosa grazie al suo effetto neuroprotettivo.


la L-acetilcarnitina ha dimostrato una attività di neuroprotezione del sistema nervoso sia centrale che periferico in diversi casi, come :

_ipossia,

_invecchiamento,

_utilizzo di sostanze tossiche (alcool),

_resezione o schiacciamento dei nervi,

_diabete causato da allossana o streptozocina.


La lac interviene sulla cascata di eventi che conducono alla morte cellulare: _formazione di radicali liberi;

_accumulo di lipidi responsabili del patologico incremento del calcio intramitocondriale; _ridotta attività dei complessi respiratori mitocondriali;

_ridotta formazione di RNA mitocondriale da ridotta attività della DNA transcriptasi.


La L-acetilcarnitina esercita anche:

_migliori capacità di apprendimento,

_memoria,

_locomozione

Aiuta contro:

_invecchiamento; _Parkinson, _sindromi involutive su base degenerativa

_sindromi involutive su base vascolare

_neuropatie acute e/o croniche su base disendocrina (diabete)


I cibi che la contengono sono soprattutto le carni come

_pecora,

_agnello,

_manzo,

_suino,

_coniglio

e, in misura inferiore, i prodotti caseari.

Verdura, frutti e cereali ne contengono solo in tracce,ma l’organismo umano può creare carnitina a partire dell’amminoacido lisina di cui sono ricchi i legumi.

Fondamentale è la presenza di:

_vitamina C,

_niacina,

_vitamina B6

_ferro ,

che agiscono da cofattori enzimatici.


Gli integratori più rinomati, che forniscono acetil carnitina sono NICETILE e ASSONAL ( quest'ultimo contiene anche acido lipoico.










Staff di NPF e POTS Italia.


Bibliografia da consultare sull' Acetil-l-carnitina:

-1 Haanpää M, Attal N, Backonja M, et al. NeuPSIG guidelines on neuropathic pain assessment. Pain 2011;152:14-27.

-2 Bouhassira D, Attal N, Alchaar H, et al. Comparison of pain syndromes associated with nervous or somatic lesions and development of a new neuropathic pain diagnostic questionnaire (DN4). Pain 2005;114:29-36.

-3 Attal N, Cruccu G, Baron R, et al. EFNS guidelines on the pharmacological treatment of neuropathic pain: 2010 revision. Eur J Neurol 2010;17:1113.

-4 Watson JC, Dyck JB. Peripheral neuropathy: a practical approach to diagnosis and symptom management. Mayo Clin Proc 2015:90:940-51.

-5 Piccoliori G, Pecchioli S, Sessa E, et al. Italian Pain reSearch: una ricerca osservazionale in Medicina Generale sulla gestione del dolore moderato-severo acuto e cronico. Rivista SIMG 2009;(3):7-14.

-6 Fornasari D, Magni A, Bonetti G, et al. Indagine pilota sulla gestione assistenziale e farmaco-terapeutica dei disturbi non differibili. Rivista SIMG 2017;(1):19-24.

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-8 Fornasari D. Pain mechanisms in patients with chronic pain. Clin Drug Investig 2012;32(Suppl 1):45-52.

-9 Notartomaso S, Mascio G, Bernabucci M, et al. Analgesia induced by the epigenetic drug, L-acetylcarnitine, outlasts the end of treatment in mouse models of chronic inflammatory and neuropathic pain. Mol Pain 2017;13:1-12.

-10 Chiechio S, Canonico PL, Grilli M. L-acetylcarnitine: a mechanistically distinctive and potentially rapid-acting antidepressant drug. Int J Mol Sci 2018;19:11.

-11 Traina G. The neurobiology of acetyl-L-carnitine. Front Biosci (Landmark Ed) 2016;21:1314-29.

-12 Li S, Li Q, Li Y, et al. Acetyl-L-carnitine in the treatment of peripheral neuropathic pain: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. PLoS ONE 2015;10:e0119479.

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