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Valutazione della sindrome da tachicardia posturale (POTS).

Aggiornamento: 5 apr 2020


Aprile 2018

Estratto:

La valutazione diagnostica di un paziente con sospetta sindrome da tachicardia posturale (POTS) richiede un approccio diagnostico ponderato che utilizza un'accurata analisi clinica, esami clinici, di laboratorio e autonomici. Questo articolo sottolinea l'importanza di una storia approfondita nell'identificazione del meccanismo di insorgenza dei sintomi, delle caratteristiche cliniche, delle condizioni o disturbi clinici associati e dei fattori che possono causare esacerbazione dei sintomi. L'esame clinico prevede una valutazione delle risposte pupillari, una valutazione per i segni sudomotori e vasomotori e una valutazione per l'ipermobilità articolare. I test di laboratorio aiutano ad escludere i mimici della disfunzione autonomica, a riconoscere le condizioni che possono esacerbare i sintomi ea identificare le condizioni che possono causare o essere associate alla malattia del sistema nervoso autonomo. Lo scopo del test di autonomia è quello di confermare una diagnosi di POTS, escludere altre cause di intolleranza ortostatica e può fornire la caratterizzazione della POTS in sottotipi neuropatici e iperadrenergici. Altri studi diagnostici, come la biopsia dell'epidermal skin punch, il test da sforzo, gli studi radiografici, gli studi sul sonno, gli studi sulla motilità gastrointestinale e gli studi urodinamici devono essere considerati quando clinicamente appropriati.


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